bassa
60
40
4
1 kg circa di baccalà islandese Gadus Morhua, la parte del filetto
2 spicchi di aglio rosso
1 cipollotto fresco
500 g di pomodorini freschi
2 rametti di timo fresco
Prezzemolo fresco
100 g di olive verdi e nere denocciolate
1 manciatina di capperi sotto sale
Olio extra vergine d’oliva
1 piccolo peperoncino fresco
1 limone fresco
Pepe nero
Timo fresco
400 g di linguine di Gragnano
Pelare l’aglio senza eliminare l’anima e tritare il cipollotto. Mettere in padella con l’olio caldo e far soffriggere leggermente con le acciughe.
Nel frattempo ridurre il baccalà in pezzi, lasciando la pelle (il cuoco deciderà la grandezza, può lasciarlo più grande pensando che potrebbe diventare anche un piatto unico o come secondo piatto), ed aggiungerlo al soffritto. Aggiungere il timo e far rosolare alcuni istanti. Pochissimi istanti. Infine la colatura e le olive.
Poco dopo aggiungere il peperoncino, una parte dei capperi dissalati in acqua tiepida e battuti leggermente ed infine i pomodorini. Possiamo usare dei buoni pomodorini in scatola ma è sempre opportuno aggiungere comunque pomodorini freschi.
Far saltare a fiamma vivace il tutto. Scolare al dente le linguine e mantecarle con il sugo di baccalà. Rifinire con prezzemolo fresco, succo di limone e un altro tocco di colatura di alici.
*Il tocco dello chef: arrostiamo metà dei pomodorini in forno a 200 gradi per 12 minuti e frulliamoli con olio e colatura. Il sapore del condimento per il baccalà sarà straordinario.
Ricetta a cura dello chef Alfredo Iannaccone di Zen Food Lab, in esclusiva per Delfino Battista.
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